Remake     

Letteralmente significa rifacimento. Praticamente da sempre l'industria hollywoodiana rispolvera vecchi successi, proponendone nuove versioni. Clamoroso il caso di I dieci comandamenti, di cui esistono due versioni di C. B. De Mille, una del 1925 e l'altra del 1956, e una versione del 1927 (quindi a soli due anni dalla prima) di F. Niblo. In anni più vicini ricordiamo I magnifici sette (1960) di J. Sturges e L'oltraggio (1963) di M. Ritt, entrambi tratti da precedenti film di A. Kurosawa, Il postino suona sempre due volte (1981) di B. Rafelson, remake dell'omonimo di T. Garnett del 1946, a sua volta remake di Ossessione (1943) di L. Visconti, Fino all'ultimo respiro (1983) di J. McBride, remake dell'omonimo di J. L. Godard del 1960, Lolita (1997) di A. Lyne, remake dell'omonimo di S.Kubrick del 1962, e il recentissimo Psyco (1998) di G.Van Sant, addirittura fotocopia dell'omonimo di A. Hitchcock del 1960.

Quasi mai il remake raggiunge il livello della copia di riferimento, anche se a volte ci si trova di fronte a film che dell'originale hanno ben poco, trattandosi di rivisitazioni assolutamente personali. In questi casi il remake prende le distanze dal film da cui è tratto diventando qualcosa di sostanzialmente diverso. Troviamo casi del genere soprattutto in Europa e qualora fra l'originale e il remake sia intercorso un lungo lasso di tempo. E' il caso di Nosferatu, principe della notte (1978) di W. Herzog, remake del lontanissimo Nosferatu, il vampiro (1922) di F. W. Murnau, di Diavolo in corpo (1985) di M. Bellocchio, remake di Il diavolo in corpo (1947) di C. Autant-Lara.

Clamoroso il caso di Per un pugno di dollari (1964) di S. Leone, remake non dichiarato del film di A. Kurosawa La sfida del samurai (1961), il regista italiano cioè non pagò i diritti del film giapponese confidando probabilmente in una limitata circolazione nazionale della pellicola. Il western di Leone, invece, diventò uno dei più grandi successi internazionali di tutti i tempi e la produzione giapponese del film di Kurosawa intentò una causa legale. Nel 1996 è uscito lo statunitense Ancora vivo di W. Hill, altro remake de La sfida del samurai.