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MARKUS ZUSAK
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI
Frassinelli
 
Titolo originale La bambina che salvava i libri

 

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé.…
Dal libro è stato tratto un  un film di grande successo per la regia di  Brian Percival con Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse, Ben Schnetzer.

 

ISACCO PAPO
AL TRAMONTO DI UNA CIVILTA'


ed. salomone belfonte & c. livorno 2013
 
 
 

 Con il suo libro Isacco Papo intraprende un percorso a ritroso nella memoria delle passate generazioni e tenta anche di delineare il panorama psicologico variegato della sua società di origine nella quale fondamentalmente si riconosce. Le vicissitudini familiari costituiscono il filo conduttore che aiuta il lettore a comprendere come, nel contesto del crepuscolo di civiltà e culture europee multietniche plurisecolari, le vicende storiche dell'Impero ottomano abbiano dato inizio prima a una fase di transizione, in cui coesistono elementi tradizionali e altri moderni occidentali, e poi al declino irreversibile della società e della cultura giudeo-spagnole. La Seconda Guerra Mondiale e la Shoah hanno poi segnato praticamente la fine della società  sefardita tradizionale strutturata nelle sue diverse sedi. L'esperienza personale riguarda in particolare la colonia sefardita emigrata in Italia negli anni Venti e Trenta, la ormai mitica scuola ebraica di Via Eupili a Milano, l'impatto delle leggi razziali, la successiva emigrazione e il ritorno in Spagna. L'autore descrive il clima di incertezza che regnava tra i rifugiati in un paese prostrato da una feroce guerra civile e tenta di  interpretare il comportamento controverso del governo di Franco nei riguardi degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il suo ritorno definitivo in Italia, Isacco Papo riprende la lunga peregrinazione materiale e nella memoria, alla ricerca di quanto ancora rimane del mondo delle generazioni che lo avevavano preceduto. Giunge infine alla constatazione che della società sefardita sopravvivono solo rari focolai in via di estinzione ma che invece la cultura giudeo-spagnola è oggetto di un rinnovato interesse in campi diversi, da parte di studiosi, ricercatori e narratori. 
Isacco Papo nasce nel 1926 a Milano in una famiglia sefardita immigrata nel 1923 dalla Turchia. 
Allievo della scuola israelitica di Via Eupili, nel 1942 emigra in Spagna, a Barcellona.
Nel 1946 torna a Milano dove si laurea in Medicina.
Da oltre trent'anni si dedica allo studio della storia e della cultura sefardita.  

GIUNTINI SERGIO
 
SPORT E SHOAH
 
ed Sedizioni (collana Quaderni di sport perlustrato)
 


Si propongono qui all'attenzione casi esemplari. Vissuti individuali. In ciò assecondando la pedagogia alla base dello Yad Vaschem di Gerusalemme, il più importante Museo dell'Olocausto esistente al mondo e Scuola internazionale di studi sulla Shoah. La distruzione di massa, la "soluzione finale" del popolo ebraico pertanto come storia innanzitutto di vite umane. Di uomini e donne in carne ed ossa. Un'umanità, fissata nelle sue molecolari individualità, che posta di fronte al dramma cieco dello sterminio ha dovuto scegliere e confrontarsi con molteplici interrogativi di natura etica. Qualsiasi soggetto, "vittima, carnefice o spettatore" che sia, è sempre infatti, riprendendo uno dei principali assunti della storiografia sulla Shoah, chiamato di suo, nell'intimo della propria coscienza, a decidere e prendersi delle fondamentali responsabilità morali. Optando cioè per la vita o la morte, resistere od obbedire, opporsi o mostrare indifferenza, salvare o tradire. Rendendosi direttamente o indirettamente complice, oppure dimostrandosi, nella sua essenza più pura, autentico essere umano.