LETTURE CONSIGLIATE - NOVITA' EDITORIALI |
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MARKUS
ZUSAK
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte
non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del
suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve,
qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato
lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa
due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo
ruba e lo porta con sé.…
ISACCO
PAPO
Con il suo libro Isacco Papo intraprende un percorso a ritroso nella memoria
delle passate generazioni e tenta anche di delineare il panorama psicologico
variegato della sua società di origine nella quale fondamentalmente si
riconosce. Le vicissitudini familiari costituiscono il filo conduttore che aiuta
il lettore a comprendere come, nel contesto del crepuscolo di civiltà e culture
europee multietniche plurisecolari, le vicende storiche dell'Impero ottomano
abbiano dato inizio prima a una fase di transizione, in cui coesistono elementi
tradizionali e altri moderni occidentali, e poi al declino irreversibile della
società e della cultura giudeo-spagnole. La Seconda Guerra Mondiale e la Shoah
hanno poi segnato praticamente la fine della società sefardita tradizionale
strutturata nelle sue diverse sedi. L'esperienza personale riguarda in
particolare la colonia sefardita emigrata in Italia negli anni Venti e Trenta,
la ormai mitica scuola ebraica di Via Eupili a Milano, l'impatto delle leggi
razziali, la successiva emigrazione e il ritorno in Spagna. L'autore descrive il
clima di incertezza che regnava tra i rifugiati in un paese prostrato da una
feroce guerra civile e tenta di interpretare il comportamento controverso del
governo di Franco nei riguardi degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dopo il suo ritorno definitivo in Italia, Isacco Papo riprende la lunga
peregrinazione materiale e nella memoria, alla ricerca di quanto ancora rimane
del mondo delle generazioni che lo avevavano preceduto. Giunge infine alla
constatazione che della società sefardita sopravvivono solo rari focolai in via
di estinzione ma che invece la cultura giudeo-spagnola è oggetto di un rinnovato
interesse in campi diversi, da parte di studiosi, ricercatori e narratori.
GIUNTINI
SERGIO
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