Consigli per gli acquisti
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Sandro Baldoni, Johnny Dell'Orto |
FOTOGRAFIA |
Renato Alfarano (colori) |
MUSICA |
Carlo Siliotto |
MONTAGGIO |
Dede Vitiis |
INTERPRETI |
Ennio Fantastichini, Ivano Marescotti, Silvia Coen, Carlo Croccolo, Mariella Valentini |
PRODUZIONE |
Luca Bitterlin, Carlos Pasini Hansen per Strane Storie srl/Istituto Luce |
DURATA |
95' |
ORIGINE |
Italia, 1997 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Spot Televisione/Mass-Media/Uomo e Società |
TRAMA
All'agenzia pubblicitaria Caino & Caino viene commissionata dall'industriale Ciro Esposito una campagna promozionale di un cibo per cani. Si tratta di carne avariata, piena di vermi, che Esposito, pur di non sprecare, intende lanciare sul mercato come prodotto particolarmente nutriente. La numerosa équipe dell'agenzia si mette in azione per realizzare il messaggio pubblicitario, ma alla fine nessuna delle proposte soddisfa Esposito, che impone uno spot di sua ideazione, incentrato sul valore nutrizionale dei vermi.
TRACCIA TEMATICA
Attraverso i modi della farsa grottesca e surreale il film intende colpire con sprezzante sarcasmo il mondo della pubblicità, presentato come la più significativa espressione della società dei consumi, nella quale tutto può essere trasformato in merce, cioè in prodotto appetibile sul mercato. Competenze e creatività sono messe al servizio di un apparato moderno e sofisticato finalizzato all'alienazione e al rimbecillimento di massa.
Consigli per gli acquisti allarga la visuale oltre l'ambito pubblicitario per sviluppare un'amara e rabbiosa riflessione sulla società contemporanea sempre più dominata da spietate leggi economiche che portano al crescere della disoccupazione. Ai dipendenti che ha appena licenziato il manager (di sinistra) Giulio Stucchi si nasconde dietro una citazione kennediana mancandogli il coraggio di dire apertamente: arrangiatevi!
Girato ad un anno dalla vittoria elettorale delle sinistre il 21 aprile del 1996, la pellicola di Baldoni non nasconde i suoi umori polemici verso un'intelligenza progressista (facilmente riconoscibile dietro le maschere dei personaggi) completamente asservita alla logica del sistema.
VALUTAZIONE CRITICA
L'intento antirealistico e caricaturale di Baldoni si estende dal piano del contenuto (personaggi e fatti sono estremizzati e forzati nel senso di farne emergere la valenza esemplare e simbolica) a quello stilistico: inquadrature angolate e rasoterra, grandangoli deformanti, soggettive in bianco e nero del cane, interni astratti.
L'insistenza sui particolari ripugnanti (putrefazione, vomito, vermi, ecc..) non è gratuita o compiaciuta, ma si direbbe una risposta provocatoria e irriverente nei confronti del gusto patinato ed estetizzante di tanta pubblicità.
Assolutamente memorabile la sequenza degli spot canini ideati dallo staff della Caino & Caino, spassosa parodia (ma non troppo) di tanto kitsch pubblicitario che ci inonda quotidianamente dagli schermi televisivi.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia dell'arte, Italiano Il linguaggio della pubblicità.