Jona che visse nella balena

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Roberto Faenza

SOGGETTO

Dal romanzo Anni d'infanzia di Jona Oberski

SCENEGGIATURA

Roberto Faenza, Filippo Ottoni

FOTOGRAFIA

Janos Kende (colori)

MUSICA

Ennio Morricone

MONTAGGIO

Nino Baragli

INTERPRETI

Jean-Hugues Anglade, Juliet Aubry, Jenner Del Vecchio

PRODUZIONE

Elda Ferri, Aron Sipos, Emmanuel Schlumberger, Jean Vigo per International-French Production-Focus Film-Rai 1

DURATA

95'

ORIGINE

Italia-Francia, 1993

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Olocausto

Antisemitismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Amsterdam 1942, l'Olanda è occupata dai nazisti. Jona, un piccolo ebreo di 4 anni, vive felice con i genitori, ma la vita della famigliola è sconvolta dall'inizio delle persecuzioni antisemite. Nonostante essa sia riuscita ad ottenere il visto per l'espatrio in Palestina, i tedeschi la deportano nel campo di transito di Bergen-Belsen. Qui Jona trascorre tre anni vedendo morire il padre. A guerra terminata lo lascia anche la madre, distrutta dagli stenti e dal dolore. Rimasto solo, Jona viene adottato da una coppia di olandesi amici della sua famiglia. Qui, superato il tremendo trauma della morte dei genitori, sembra tornare a vivere.

Il film è la storia vera di Jona Oberski, che l'ha raccontata nel romanzo Anni d'infanzia e che oggi vive, all'età di 63 anni, ad Amsterdam, dove esercita la professione di fisico nucleare.

 

TRACCIA TEMATICA

Il tema del film è il modo con cui l'infanzia si pone di fronte a tragedie di cui non conosce le cause e non coglie le implicazioni. Jona è troppo piccolo per capire quello che accade (non sa perché un bambino gli distrugge i giocattoli, non vuole portare la stella gialla sugli abiti, si ribella all'idea di abbandonare la casa in cui abita), il suo è lo sguardo dell'innocenza che non è in grado di indignarsi per l'ingiustizia che vede e subisce, ma che può solo stupirsi. Un'infanzia, tuttavia, che non rinuncia a se stessa (e quindi alla dimensione ludica che la caratterizza) nemmeno nelle condizioni più drammatiche e disumane e che rivendica il proprio diritto all'alterità rispetto al mondo degli adulti.

In Jona non c'è (e non potrebbe esserci) ribellione e presa di coscienza, ma solo il rifiuto della realtà della morte dei genitori (perché nell'universo mentale dei bambini non esiste l'idea della morte applicata a se stessi e ai propri cari). Di qui una rimozione che lo condanna per lungo tempo al mutismo ed ad una totale introversione.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Faenza costruisce con rigore e coerenza l'intero film esclusivamente attraverso il filtro del ricordo di Jona, tramite il cui sguardo e commento riviviamo gli eventi. Felice in questo senso l'idea di dare al narratore-protagonista la voce di un bambino, nonostante siano passati trenta anni, a sottolineare che tutto ciò cui assistiamo è visto e rivissuto dagli occhi del piccolo Jona e quindi sottoposto ai suoi parametri valutativi. Di qui l'andamento fortemente ellittico della narrazione, che non procede secondo una successione lineare e conseguente di fatti, ma in base a quanto una memoria sconvolta e traumatizzata è in grado di selezionare.

Il regista ha il grande merito di optare per uno stile sobrio e asciutto, alieno da ogni didascalismo ed eccesso di patetismo ed effettismo (come sovente avviene quando ci sono di mezzo i bambini e i lager), e per un'illuminazione nitida e realistica che rende normali e quotidiani luoghi e scenografie, quasi a voler sottrarre dal passato la tragedia del razzismo e dell'Olocausto per attualizzarla (il film è stato girato durante le atrocità della guerra di Jugoslavia) ed ammonire contro il ripetersi di simili catastrofi.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Lingua straniera    Confronto fra il romanzo di Jona Oberski e il film.

Storia    A) L'antisemitismo nella storia d'Europa.

              B) Lo sterminio degli ebrei nel Terzo Reich.

             C) Vita e morte nei campi di sterminio.

              D) La seconda guerra mondiale.