E Johnny prese il fucile
TITOLO ORIGINALE |
Johnny Got His Gun |
REGIA |
|
SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Dalton Trumbo |
FOTOGRAFIA |
Jules Brenner (bianconero-colore) |
MUSICA |
Jerry Fielding |
MONTAGGIO |
Mille Moore |
INTERPRETI |
Timothy Bottoms, Jason Robards, Donald Sutherland |
PRODUZIONE |
World Entertainments Ltd |
DURATA |
111' |
ORIGINE |
USA, 1971 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Classe quinta |
PERCORSI |
Mettete dei fiori nei vostri cannoni Antimilitarismo, pacifismo/Uomo e Società
Prima Guerra Mondiale Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Prima Guerra Mondiale. Il diciannovenne Joe Bonham si arruola come volontario nell’esercito statunitense impegnato sul fronte occidentale. Un’esplosione lo riduce cieco, sordomuto e privo degli arti. Ormai ridotto ad un troncone, è tenuto in vita dai medici militari, che ritengono che in lui non ci sia più coscienza, ma solo vita vegetativa. Al contrario Joe è perfettamente cosciente e tramite i movimenti della testa riesce a trasmettere in alfabeto Morse, chiedendo di essere ucciso. Un’infermiera vorrebbe pietosamente accontentarlo, ma i medici decidono di tenerlo in vita per usarlo come cavia per i loro esperimenti.
TRACCIA TEMATICA
E Johnny prese il fucile è una delle più sferzanti e agghiaccianti denuncie cinematografiche dell’insensatezza della guerra. Il messaggio pacifista del film, già ampiamente emerso dalla dolorosa vicenda dello sventurato soldato Joe, culmina nelle didascalie finali, dove le cifre che quantificano la carneficina della Prima Guerra Mondiale sono accompagnate dal motto latino Dulce et decorum est pro patria mori. Un epilogo di vigorosa eloquenza che affianca alla retorica enfasi militarista (della quale il protagonista è stato vittima: pensiamo al clima di fervore bellicista che lo induce ad arruolarsi) il tragico bilancio di sangue del conflitto.
L’intento polemico del film non colpisce, però, esclusivamente la mentalità militare e il mito del patriottismo, ma prende di mira anche la medicina ufficiale, che non si arresta nemmeno di fronte alla più tremenda delle sofferenze umane, pur di portare avanti discutibili esperimenti pseudoscientifici (è paradossale questa difesa ad oltranza della vita da parte di quelle stesse istituzioni che con tanta facilità hanno mandato a morire milioni di giovani sui fronti di battaglia europei).
Ma E Johnny prese il fucile non è soltanto un indignato atto d’accusa contro la follia della guerra, è anche il tentativo di penetrare nei meandri della mente traumatizzata del protagonista per restituirci dei frammenti d’esistenza precedente che emergono deformati da una memoria in bilico tra realtà e incubo.
VALUTAZIONE CRITICA
Opera prima dello sceneggiatore Dalton Trumbo (che quando diresse il film aveva già 65 anni), una delle vittime della campagna maccartista, E Johnny prese il fucile esprime due differenti ed opposte scelte espressive: da una parte il presente dell’ospedale militare con il dramma del soldato Joe costretto ad una vita vegetativa contro la sua volontà e il suo monologo interiore (girato in un cupo e oppressivo bianconero e incentrato sulla terrificante presa di coscienza da parte di Joe della sua mutilazione e sulla successiva ricerca di comunicazione con l’esterno), dove il registro dominante è quello del realismo; dall’altra il passato che riaffiora dalla mente stravolta del protagonista (filmato a colori ed ispirato ad un cromatismo acceso e marcato, in aperto contrasto con la fosca e soffocante atmosfera claustrofobica della stanza d’ospedale) e dove il dato oggettivo del ricordo è trasfigurato dalla deformazione allucinatoria e visionaria e si impone un registro surreale denso di implicazioni metaforiche e psicoanalitiche.
Una marcata diversità di opzioni stilistiche che conferisce al film un andamento sussultorio e discontinuo, ma che trova il proprio fattore unificante nell’affettuosa pietas del regista nei confronti del suo personaggio e nella rigorosa centralità del punto di vista narrativo, interamento gestito dalla coscienza del povero soldato Joe.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A) La prima Guerra Mondiale.B) L’intervento in guerra degli Stati Uniti.