Concorrenza sleale

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Ettore Scola

SOGGETTO

Furio Scarpelli

SCENEGGIATURA

Ettore Scola, Furio Scarpelli, Silvia Scola, Giacomo Scarpelli

FOTOGRAFIA

Franco di Giacomo (colori)

MUSICA

Armando Trovajoli

MONTAGGIO

Raimondo Crociani

INTERPRETI

Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Gérard Dépardieu

PRODUZIONE

Franco Committeri per Mass Film/Medusa

DURATA

110’

ORIGINE

Italia-Francia, 2001

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Difesa della razza

Antisemitismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Individuo e Società

 

TRAMA

 Roma, 1938. Nel quartiere Prati ci sono due negozi contigui di merceria: il più grande e raffinato dei due è di proprietà di Umberto, che non sopporta la concorrenza del vicino Leone, che proponendo prodotti a buon mercato e di non eccelsa qualità gli sta portando via la clientela. Tra i due esercenti la tensione cresce sempre di più sino a sfiorare lo scontro fisico. Nell’ottobre del 1938 vengono promulgate dallo Stato fascista le leggi razziste antiebraiche e Leone, che è ebreo, comincia a subire tutta una serie di angherie ed umiliazioni. A questo punto Umberto inizia a solidarizzare con lui.  

 

TRACCIA TEMATICA

La legislazione antisemita, introdotta in Italia ad imitazione di quanto già da anni esisteva nella Germania nazista, non fu mai molto popolare nel nostro paese. Per molti italiani risultava incomprensibile, se non apertamente ingiusto, che all’improvviso persone con cui avevano vissuto a stretto contatto, condividendo con loro l’esistenza quotidiana, fossero considerate cittadini di grado inferiore, se non addirittura perseguitati.

La pellicola di Scola rievoca questa oscura pagina di Storia nazionale ponendosi dal punto di vista di due normali persone dell’epoca, che rivali e concorrenti sul piano professionale, sono riavvicinate dal triste destino cui va incontro la famiglia ebrea di Leone. A questo punto nel burbero (ma fondamentalmente buono) Umberto emerge un sentimento di risentita indignazione e un sincero moto di solidarietà nei confronti del vicino di casa, sino al giorno prima considerato come concorrente sleale. E’ proprio questa dimensione di profonda e salda umanità che il regista intende sottolineare, esaltandola come un valore autentico in grado di riscattare il popolo italiano dai vergognosi soprusi imposti dai suoi governanti.  

 

VALUTAZIONE CRITICA

Tipico del Cinema di Scola è raccontare l’impatto che la grande Storia provoca su contesti esistenziali segnati da un’assoluta normalità e farlo prevalentemente secondo i toni sommessi della commedia (e più in particolare della commedia all’italiana, che sa affrontare gli argomenti più drammatici senza mai rinunciare al sorriso, per quanto amaro e malinconico possa risultarne il retrogusto). In questo il regista è ben coadiuvato da due attori di grande personalità (non a caso entrambi di formazione comica e brillante), che sanno trasformare i rispettivi personaggi in figure di intensa e sfaccettata umanità.

Ma è proprio da questo indiscutibile pregio che scaturiscono i difetti del film, che perde peso e incisività proprio quando Castellitto e soprattutto Abatantuono scompaiono dalla scena, lasciando il posto ad una storia piuttosto scontata e ad un insieme di personaggi esili e approssimativi (alcuni apertamente orientati verso la macchietta, come il fratello professore di Umberto o il suo sfaticato cognato scapolo), oltrechè ad una voce over (quella del bambino narrante) troppo invadente in relazione al ruolo decisamente marginale che il figlio di Umberto assume nel film   (quasi si volesse sfruttare l’istintiva simpatia che i bambini testimoni delle malvagità del mondo suscitano negli spettatori).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia              A) L’antisemitismo nella storia dell’Europa

                        B) Il fascismo

                         C) La legislazione antisemita italiana del 1938 

                         D) Gli ebrei di Roma

 Religione         L’ebraismo