I Seicento di Balaklava

TITOLO ORIGINALE

The Charge of the Light Brigade

REGIA

Tony Richardson

SOGGETTO

Charles Wood, Lord Alfred Tennyson

SCENEGGIATURA

Charles Wood

FOTOGRAFIA

David Watkin (colore)

MUSICA

John Addison

MONTAGGIO

Hugh Raggett

INTERPRETI

Vanessa Redgrave, David Hemmings, Trevor Howard, John Gielgud

PRODUZIONE

Neil Hartley per la United Artists

DURATA

123’

ORIGINE

Gran Bretagna, 1968

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Antimilitarismo, pacifismo/Uomo e Società

 

Inghilterra, Impero britannico

Ottocento/Cinema e storia

  

TRAMA

 1854. L’Inghilterra partecipa ad una spedizione militare antirussa in Crimea. L’obiettivo prestigioso è la distruzione della fortezza zarista di Sebastopoli. Lord Cardigan comanda col pugno di ferro l’11° Ussari e intende distinguersi a tutti i costi mandando i propri uomini a morte certa contro la potente artiglieria russa.

  

TRACCIA TEMATICA

  Il film rievoca in chiave antimperialista e antimilitarista il fatto d’armi di Balaklava, che la retorica nazionalista britannica aveva trasformato in una grande manifestazione dell’eroismo della gloriosa cavalleria imperiale, circonfondendolo di un alone di retorica patriottica. Anche il Cinema hollywoodiano aveva offerto una versione ad alto tasso di enfasi trionfalistica sullo stesso episodio (La carica dei seicento di Michael Curtiz, 1936). Siamo alla fine degli anni Sessanta e il radicalismo politico dell’epoca (la contestazione giovanile, la rivolta antirazzista, il movimento pacifista contro la guerra del Vietnam) influenza ed ispira le tematiche cinematografiche, specie se il regista è Tony Richardson, che si è formato nella stagione del Free Cinema britannico, movimento denso di umori anticonvenzionali e critici nei confronti della sclerotizzata società britannica.
I Seicento di Balaklava è una caustica e irriverente polemica contro le mistificazioni della storiografia ufficiale inglese e la mentalità militarista (quella incarnata nel personaggio di Lord Cardigan).  In particolare è la stolida protervia e la spocchiosa vanità della società vittoriana ad essere l’oggetto dell’aggressiva satira di Richardson, che con sferzante ironia e sdegnato risentimento morale ne traccia uno dei ritratti più impietosi e feroci della storia del Cinema.   

  

VALUTAZIONE CRITICA

I Seicento di Balaklava partecipa decisamente a più generi cinematografici, attraversando con la sua struttura narrativa un po’ discontinua (difetto questo che venne rimproverato al film) il bellico, lo storico, il dramma sentimentale, la commedia e la satira, ed anche il cartone animato   se consideriamo gli splendidi titoli di testa (una divertente ed efficace lezione di storia). Anche i registri utilizzati si differenziano sulla base di questa molteplicità, spesso con passaggi bruschi dall’uno all’altro. Sicuramente il meglio di sé il film lo offre sul piano dell’acida contestazione della versione ufficiale di eventi storici ricostruiti allo scopo di denunciare l’assurdità di un’avventura coloniale gestita con colpevole imperizia e impreparazione.
Ma I Seicento di Balaklava costituisce anche il primo esempio di collegamento tra due dimensioni
del Cinema di quegli anni che sembravano inconciliabili: da una parte il gigantismo produttivo hollywoodiano (la United Artists americana mise a disposizione ingenti capitali), ben testimoniato dall’esibizione di un cast eccezionale e di mezzi straordinari, dall’altra l’irriverente e anarchica foga contestataria e anticonformista dei giovani registi inglesi provenienti dall’esperienza di rinnovamento tematico e linguistico del Free Cinema.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

 Storia                                          A) La guerra di Crimea

                                                     B) La Gran Bretagna nell’Ottocento

                                                     C) Il regno di Sardegna nella guerra di Crimea     

Geografia                                     La Crimea