Il posto

TITOLO ORIGINALE Idem
REGIA Ermanno Olmi
SOGGETTO E SCENEGGIATURA Ermanno Olmi
FOTOGRAFIA Lamberto Caimi (bianconero)
MONTAGGIO Ermanno Olmi
MUSICA Pier Emilio Bassi
INTERPRETI Sandro Panzeri, Loredana Detto
PRODUZIONE The 24 Horses
DURATA 90'
ORIGINE Italia, 1961
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio-Triennio
PERCORSI

La linea d'ombra

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Domenico, un timido giovane della provincia milanese, supera le prove di assunzione in una grande azienda ed inizia a lavorare come usciere. Nello stesso complesso lavora Antonietta, una ragazza che Domenico comincia a frequentare tra un turno e l'altro. I due si danno appuntamento per la festa aziendale di Capodanno, ma Antonietta inaspettatamente non si presenta. Il giorno dopo, per l'improvvisa morte di un dipendente, Domenico è promosso impiegato.

 

TRACCIA TEMATICA

Domenico esprime un'umanità ingenua e ritrosa, profondamente provinciale nella mescolanza di stupita curiosità e istintiva diffidenza con cui guarda il mondo della città.

In poco tempo passa da una delusione sentimentale (vera) ad un'affermazione professionale (solo apparente), iniziando una nuova fase della propria vita che, si intuisce chiaramente, non sarà migliore della precedente.

Egli ci appare come una vittima di una trasformazione epocale (il passaggio da una società contadina ad una società industriale) che sostituisce a valori tradizionali e consolidati incerte aspirazioni di promozione sociale. Sullo sfondo i chiari indizi dell'impetuoso processo di crescita dei primi anni sessanta (il famoso miracolo economico italiano).

La simpatia del regista va tutta al personaggio di Domenico.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Olmi esprime a pieno in questo film le coordinate fondamentali del sua poetica cinematografica: la preferenza per il mondo degli umili e per pezzi di realtà appartata, l'attenta e minuta osservazione della quotidianità, la sensibilità nei confronti dei più sommessi risvolti psicologici, lo sguardo ironico e delicato nel contempo, l'analisi sociologica compiuta con pochi e efficaci tratti, l'uso di attori non professionisti (emblematica per il convergere di più d'uno di questi aspetti la splendida sequenza finale che abbandona il protagonista al suo destino di alienazione).

Un cinema il suo dichiaratamente antispettacolare, tanto da far parlare di stile neorealista, e assolutamente lontano dai clamori e gli alti budget dell'industria cinematografica.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    Il miracolo economico italiano degli anni cinquanta e sessanta.