Annaud Jean-Jacques

Francia (1943)

Dimostra precocemente il proprio amore per il Cinema, cominciando a girare già ad undici anni con una piccola cinepresa. Diplomato all’Istituto per gli Alti Studi cinematografici di Parigi, si dedica agli spot pubblicitari (ne realizza circa 500). Nel 1976 con la sua opera prima Bianco e nero a colori conquista l’Oscar come miglior film straniero. Il successo vero e proprio su scala internazionale arriva, però, nel 1981 con La guerra del fuoco, opera di grande inventiva ed originalità, che ha il merito di aver dato dignità cinematografica ad un argomento (la preistoria) solitamente trascurato. Nel 1986 gli viene affidata la superproduzione Il nome della rosa, film in costume d’ambientazione medioevale, tratto dal celebre romanzo di U. Eco. Nel 1997 gira Sette anni in Tibet, altro film ad alto budget con il divo del momento Brad Pitt. Ormai Annaud si è affermato come regista versatile e di grande mestiere, in grado di cimentarsi soprattutto con le grandi produzioni, che meglio mettono a frutto la sua particolare predisposizione per un Cinema ad alto tasso di spettacolarità, più di confezione che di sostanza, patinato ed accurato, ma povero d’ispirazione e talento.

 

Bianco e nero a colori 1976

La guerra del fuoco 1981

Il nome della rosa 1986

L’orso 1988

L’amante 1992

Sette anni in Tibet 1997

Il nemico alle porte 2001

Due fratelli 2004