Renoir Jean

Francia (1894-1979)

Secondo figlio del pittore impressionista Auguste. Terminati gli studi in filosofia e matematica partecipa alla Prima Guerra Mondiale. Dopo aver accudito il padre malato, alla sua morte usa i soldi dell’eredità per fondare una casa di produzione ed esordire alla regia nel 1924 con La ragazza dell’acqua, senza riscuotere alcun successo. Il suo primo film sonoro è La cagna (1931), crudo dramma realista che si conclude con un assassinio, seguito subito dopo da Boudu salvato dalle acque (1932), stralunata commedia che ha come protagonista un barbone pazzo e imprevedibile. Si rivela così da subito la tendenza di Renoir a non fissarsi su un tema e un genere preciso, ma a spaziare tra diverse ispirazioni, dal dramma rurale a forti tinte melodrammatiche (Toni, 1934) al pacato antimilitarismo (La grande illusione, 1937), dalla rievocazione storica (La Marsigliese, 1937) all’amaro romanticismo di un amore impossibile (L’angelo del male, 1938), fino a quello che è considerato il suo capolavoro, La regola del gioco (1939), un’arguta e divertita critica delle convenzioni borghesi, disastro commerciale, ma oggetto di culto per un’intera generazione di registi, a cominciare da quelli della Nouvelle Vague. Aperto sostenitore del Fronte Popolare nel ‘36-’38, quando i tedeschi invadono la Francia, Renoir lascia il suo paese per gli Stati Uniti, dove ha modo di girare qualche film di scarso rilievo. Terminato il conflitto ritorna in Europa e nel 1952 realizza in Italia il discusso La carrozza d’oro, di impianto teatrale e ampiamente rivalutato negli anni successivi da una critica che l’aveva frettolosamente liquidato. L’ultima sua opera di rilievo è Il testamento del mostro (1961), una rivisitazione in chiave moderna di Il dottor Jekyll e Mr. Hyde di L. Stevenson. Autore versatile e disposto a rimettersi sempre in discussione, Renoir ha legato il proprio nome soprattutto alla stagione del realismo poetico francese degli anni Trenta, così ricca di stimoli per chi come lui voleva piegare la realtà sociale ed umana del suo tempo ad una personale idea del mondo e del Cinema, ricca di lirismo ed ironia.

 

La ragazza dell’acqua 1924

Nanà 1926

La piccola fiammiferaia 1928

La cagna 1931

Boudu salvato dalle acque 1932

Toni 1934

Madame Bovary 1934

Verso la vita 1936

Il delitto del signor Lange 1936

La scampagnata 1936

La vie est à nous 1936

La Marsigliese 1937

La grande illusione 1937

L’angelo del male 1938

La regola del gioco 1939

La palude della morte 1941

Questa terra è mia 1943

L’uomo del sud 1945

Il diario di una cameriera 1946

Il fiume 1951

La carrozza d’oro 1952

French Can Can 1955

Eliana e gli uomini 1956

Picnic alla francese 1959

Il testamento del mostro 1959