Mr. Klein

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Joseph Losey

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Franco Solinas

FOTOGRAFIA

Gerry Fisher (colori)

MUSICA

Egisto Macchi e Pierre Porte

MONTAGGIO

Henry Lanoe

INTERPRETI

Alain Delon, Jeanne Moreau, Michel Lonsdale

PRODUZIONE

Raymond Danon, Ralph Baum, Alain Delon, Robert Kupferberg, Jean Pierre Labrande per la Lira Films, Adel Productions, Nova Films (Parigi) e Mondial Te-Fi (Roma)

DURATA

123'

ORIGINE

Italia/Francia, 1976

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Olocausto

Antisemitismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Parigi, 1942. Da due anni i Tedeschi occupano la Francia. Per gli ebrei iniziano le discriminazioni e le persecuzioni. Robert Klein, un ricco mercante d'arte, scopre che un suo omonimo israelita, ricercato dalla polizia, è scomparso facendo in modo di essere scambiato per lui. Da quel momento Klein cerca ostinatamente di scoprire lo sconosciuto che, facendogli assumere la sua identità, lo ha reso sospetto alle autorità, sconvolgendo la sua tranquilla vita di agiato borghese.

 

TRACCIA TEMATICA

Storicamente inserito sullo sfondo della Parigi occupata e della cosiddetta grande rafle du Vélodrome d'Hiver, cioè della grande deportazione di ebrei parigini avvenuta nel 1942 (e della quale il film ci mostra in brevi sequenze i preparativi), Mr. Klein assume il carattere di una riflessione di valore universale sull'indifferenza (e la sua messa in crisi) dell'Uomo di fronte alla persecuzione perpetrata nei confronti dei suoi simili.

Robert Klein non solo è insensibile al destino degli ebrei, ma ne approfitta facendo affari sulle loro disgrazie: egli è il paradigma esemplare del ricco borghese, soddisfatto di sé e rispettoso delle autorità e del Potere, qualunque esso sia. Ad un certo punto la sua identità entra pericolosamente in contatto con la condizione degli oppressi, sino alla finale condivisione della loro sorte.

Sarebbe fuorviante chiedersi chi veramente sia e cosa voglia dal protagonista il suo misterioso omonimo, o addirittura se esista o meno, mentre risulta più utile ai fini della comprensione dei significati più profondi del film azzardare un' interpretazione in chiave simbolica: egli potrebbe rappresentare così la personificazione della coscienza morale e politica di Klein, il suo alter-ego che si ribella all'ingiustizia e che lo porta ad identificarsi con chi è perseguitato, del doppio che è in ciascuno di noi (assai diverso dalla nostra immagine ufficiale) e che esprime pulsioni e ansie di cui non siamo pienamente consapevoli.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Nonostante Losey ricostruisca un contesto ambientale e scenografico di rigoroso realismo, attraverso una fotografia dai toni freddi e grigi (vicina al bianconero) e la quasi totale mancanza di colonna sonora musicale, crea di fatto un'atmosfera onirica e surreale, che ben si presta a fare da sfondo ad una vicenda che assume i toni dell'incubo e dell'ossessione. Giustamente si è citato Kafka, il grande romanziere boemo che ci ha raccontato come possa accadere che nulla sia più reale dell'assurdo e dell'impossibile, specie quando l'individuo si trova di fronte al Potere e alla Burocrazia.

In un film incentrato sul tema del doppio la regia ci propone in continuazione lo sdoppiamento della figura del protagonista, riflesso in specchi e vetri o dimezzato dal contrasto luce-ombra. La stessa struttura narrativa appare divisa in due dimensioni: quella individuale (e immaginaria) di Klein e quella collettiva e storica, che si rivela gradatamente attraverso l'agghiacciante sequenza d'apertura della visita medica e le immagini che ci mostrano i preparativi per la grande deportazione. Due piani che, apparentemente distanti e incomunicabili, alla fine si saldano ineluttabilmente nel vagone piombato che conduce ad Auschwitz Robert Klein, che si era illuso di isolarsi dalla Storia e dalle sue tragedie.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    A) La persecuzione degli ebrei in Europa e l'antisemitismo.

              B) La seconda guerra mondiale: l'occupazione nazista della Francia e la grande rafle du Vélodrome d'Hiver.