La notte di S. Lorenzo

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Paolo e Vittorio Taviani

SOGGETTO

Paolo e Vittorio Taviani

SCENEGGIATURA

Paolo e Vittorio Taviani e Giuliani con la collaborazione di Tonino Guerra

FOTOGRAFIA

Franco Di Giacomo (colore)

MUSICA

Nicola Piovani

MONTAGGIO

Roberto Perpignani

INTERPRETI

Omero Antoniutti, Margarita Lozano, Claudio Bigagli, Massimo Bonetti

PRODUZIONE

Giuliani G. De Negri per la RAI 1/Ager Cinematografica

DURATA

105'

ORIGINE

Italia, 1982

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Italia in guerra

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Toscana, luglio 1944. I tedeschi annunciano di aver minato tutte le case del paese di S. Martino e che avrà salva la vita solo chi si rifugerà in chiesa. La maggior parte degli abitanti del paese, però, non si fida e decide di raggiungere le linee americane attraverso i campi. Poco dopo la chiesa viene fatta saltare con tutti coloro che la occupavano. Il gruppo di fuggiaschi incontra dei partigiani e viene coinvolto in una cruenta battaglia con i fascisti in un campo di frumento. Gli scampati si rifugiano in un vicino cascinale, dove giunge la notizia che l'arrivo delle truppe americane è imminente.

 

TRACCIA TEMATICA

Per quanto il film prenda le mosse da un fatto realmente accaduto, esso è pur sempre basato su un racconto di una madre alla sua bambina in una incantata cornice notturna e quindi la storia acquista i connotati di una fiaba. Il filtro della memoria che risale all'età infantile sottopone gli avvenimenti ad una rielaborazione in chiave epica e fantastica consegnando il ricordo di quell'esperienza in uno spazio intermedio fra mito e realtà (l'anziano che recita fin dall'inizio dei versi omerici introduce in questa atmosfera destituita di credibilità storica, ma ricca di suggestioni ricavate dall'immaginario collettivo).

Ai registi non importa la ricostruzione in termini storiografici di un tragico episodio di cui furono testimoni durante l'infanzia, ma immaginarne la trasfigurazione leggendaria per sottolineare alcuni valori per loro fondamentali: la tensione verso l'utopia (espressa dalla decisione di Galvano di raggiungere le linee alleate), il coraggio di sfidare le opinioni comuni e il peso della tradizione (il dissidio tra chi vuol rimanere in paese e chi vuole andarsene), la trasmissione della cultura popolare ai fine della conservazione di un'identità collettiva (la filastrocca che si tramanda di madre in figlia) e la conseguente capacità di affabulazione ai fini della preservazione della memoria (lo stesso racconto narrato dalla testimone ormai adulta alla figlia).

La notte di S.Lorenzo costituisce anche per i Taviani un modo di trarre ispirazione dal passato per parlare al presente, nel senso di ribadire la necessità, in ogni epoca storica, della spinta al cambiamento e alla scoperta.

 

VALUTAZIONE CRITICA

La notte di S.Lorenzo è uno dei film migliori dei fratelli Taviani, che in esso mettono in atto i loro più importanti procedimenti stilistici: la coralità della narrazione (non c'è un protagonista principale, ma tutti i personaggi partecipano quasi in egual misura alla costruzione della vicenda), la dislocazione nella stessa inquadratura di masse di persone in dinamica tensione fra di loro (la battaglia nel campo di frumento, ma anche il drammatico confronto nella cantina dell'avvocato), il ruolo dialettico svolto dalla musica over (non semplice accompagnamento e ornamento ridondante, ma commento che si confronta-scontra con le immagini), la recitazione straniata e la gestualità meccanica degli attori, che tende a ridurre il coinvolgimento emotivo dello spettatore per incentivarne la riflessione, i frequenti e spiazzanti trapassi di registro che conducono dal tragico al fiabesco, dal melodrammatico all'elegiaco, dal leggendario allo storico, l'assegnazione al paesaggio di risonanze antirealistiche e misteriose (assolutamente straordinaria la fascinazione figurativa prodotta dalla campagna toscana).

Ma la qualità maggiore del film va ricercata nella capacità di fondere tutte queste diverse istanze espressive in un perfetto equilibrio compositivo che sospende la narrazione in una dimensione magica e suggestiva nella quale realtà e fantasia si contaminano (e arricchiscono) a vicenda.

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                 A) La Seconda Guerra Mondiale.

                           B) La Resistenza in Italia e le stragi naziste nel nostro paese.

Geografia           La Toscana