Francia (1928)

In gioventù gira numerosi cortometraggi per poi esordire nel Cinema di finzione con il thriller Spalle al muro (1958). Proprio mentre in Francia i giovani registi sembrano tutti o quasi influenzati dalla Nouvelle Vague, Molinaro, dopo averne subìto l’influenza per un breve periodo, si mantiene fedele ad un modo tradizionale di far Cinema, legato alla scuola classica. Nel 1974 ottiene un buon successo con Il rompiballe, una commedia briosa e divertente e nel 1978 raggiunge l’apice della carriera con Il vizietto, divertente farsa sull’ambiente dei travestiti magistralmente interpretata da Ugo Tognazzi e Michel Serrault. Nel 1992 si orienta in tutt’altra direzione con A cena col diavolo, un film storico incentrato sulle spregiudicate figure di Tayllerand e Fouché, una tagliente e arguta riflessione sul trasformismo politico non priva di allusioni al presente. Regista non eccelso, ma di grande mestiere, Molinaro rappresenta con grande dignità quel Cinema medio francese capace di muoversi con sicura disinvoltura fra i generi più differenti realizzando sovente prodotti di discreta qualità e di indubbia solidità.