Alessandrini Goffredo
Italia (1904-1978)
Compie studi di ingegneria in Inghilterra e di architettura in Italia. Inizia la carriera cinematografica come assistente di Alessandro Blasetti e in seguito si trasferisce a Hollywood, dove lavora al doppiaggio. Tornato in Italia esordisce nel 1931 con la scanzonata commedia La segretaria privata, che ottiene un grande successo, anche per lo spregiudicato (per l’epoca e per il nostro paese) uso di alcuni stilemi del musical statunitense. Nel 1936 realizza quello che da alcuni critici è considerato il suo miglior film, Cavalleria, una crepuscolare rievocazione dell’Italia all’inizio del secolo. Dal quel momento Alessandrini diventa un regista di regime, ponendo la propria attività di al servizio della propaganda fascista con film di forte connotazione politico-patriottica, come Luciano Serra pilota (1938) e Giarabub (1941). Nel dopoguerra subirà per qualche anno un’emarginazione causata dalla sua compromissione con il passato regime e quando negli anni Cinquanta tornerà dietro la macchina da presa non ritroverà più l’ispirazione delle sue opere migliori, rappresentate proprio da quei film di propaganda che, nonostante la pesante ipoteca ideologica, gli avevano dato modo di esprimere uno spiccato talento figurativo e scenografico.
La segretaria privata 1931
Seconda B 1934
Don Bosco 1935
Cavalleria 1936
Luciano Serra pilota 1938
Abuna Messias 1939
Giarabub 1941
Noi vivi-Addio, Kira! 1942
L’ebreo errante 1948
Camicie rosse 1952