Francia (1932-1984)
Dopo un'infanzia decisamente tormentata, nel corso della quale finisce anche in riformatorio, incontra André Bazin, che lo fa entrare nella prestigiosa rivista cinematografica Cahiers du Cinéma e sulla quale dal 1955 al 1959 Truffaut pubblica recensioni che preannunciano nel bisogno di rinnovamento che in esse si esprime, il movimento della nouvelle vague, di cui il regista è uno degli artefici principali. Nel 1959 dirige il suo primo film I quattrocento colpi, nel quale rievoca la propria infanzia infelice, trovando nell'attore Jean-Pierre Léaud una specie di suo alter ego, che chiama Antoine Doinel e che sarà il protagonista di un vero e proprio ciclo costituito da più film: Baci rubati (1968), Domicile conjugal (1970) e L'amore fugge (1979). Già con Jules e Jim del 1961, sua opera seconda, si vanno precisando i temi e gli stilemi del Cinema di Truffaut, cui il regista resterà sempre legato: l'amore e la difficoltà della vita di coppia, l'infedeltà, il logorarsi dei rapporti sentimentali, il tempo che passa e l'angoscia delle morte, le suggestioni letterarie, il fascino dello spettacolo e della messinscena, il gusto della citazione dal Cinema classico americano, il senso dell'ironia, la voce over di commento, il piano-sequenza, i rapidi e complessi movimenti di macchina.
I quattrocento colpi 1959
Jules e Jim 1961
Tirate sul pianista 1962
L'amore a vent'anni (ep.: Antoine e Colette) 1962
La calda amante 1964
Fahrenheit 451 1966
Baci rubati 1968
La sposa in nero 1968
Il ragazzo selvaggio 1969
La mia droga si chiama Julie 1969
Domicil conjugal 1970
Le due inglesi 1972
Mica scema la ragazza 1973
Effetto notte 1973
Adele H., una storia d'amore 1975
Gli anni in tasca 1976
L'uomo che amava le donne 1977
La camera verde 1978
L'amore fugge 1978
L'ultimo metrò 1980
La signora della porta accanto 1981
Finalmente domenica 1983 (*Filmografia completa)