Risi Dino
Italia (1917)
Si laurea in medicina e si specializza in psichiatria. Alla vigilia dello scoppio della guerra prevale la passione per il Cinema e Risi abbandona la professione medica, svolgendo il ruolo di assistente a registi come Soldati e Lattuada. Nel 1952 dirige il suo primo film, Vacanze col gangster, un prodotto piuttosto esile e soprattutto lontano da quel filone di commedia all’italiana di cui Risi si appresta ad essere uno dei fondatori e dei maggiori interpreti. E’ con Poveri ma belli che nel 1956 il regista raggiunge il successo: si tratta di una simpatica commediola (oggi si definirebbe giovanile) a sfondo proletario, senza grandi pretese se non divertire, diretta con garbata leggerezza ed agile senso della narrazione. E’ con gli anni Sessanta, però, che Risi raggiunge l’apice della propria carriera con una serie di titoli indimenticabili che hanno fatto la storia della commedia all’italiana: Una vita difficile (1961), Il sorpasso (1962), I mostri (1963). Film assai diversi per struttura narrativa ed ispirazione di fondo, ma unificati dallo sguardo amaro e moralmente risentito con cui si guarda alla società italiana del Miracolo Economico. Il suo cinema cerca di valicare la sottile patina di ottimismo con cui l’incipiente consumismo e il crescente benessere materiale hanno rivestito la società italiana, mettendo spietatamente a nudo l’incultura e l’immaturità civile che insidia alla radice il processo di modernizzazione del nostro paese. Di qui una galleria di personaggi dal discutibile profilo umano ed etico, che si arrabattano con cinismo e cialtroneria nel tentativo di affermarsi in una società priva di solidi ed autentici valori. Le commedie di Risi, per la costante apertura alla dimensione comica e per il gusto della satira pungente, a volte al limite del grottesco (qualche critico ha parlato in negativo di compiaciuto gusto per l’esibizione degli aspetti meno edificanti della natura umana), riescono a far sorridere, ma si tratta di un divertimento effimero, destinato a lasciare il posto ad un’acuta amarezza. Negli anni successivi Risi resta legato ai motivi e allo stile della commedia italiana, giovandosi prevalentemente dell’apporto di grandi attori come Gassman, Tognazzi, Sordi e Manfredi, oltreché di uno stuolo di abili caratteristi, ma la sua vena va incontro ad un progressivo infiacchimento e la sterminata filmografia del decennio Settanta e Ottanta denuncia il venir meno di quel penetrante mordente che aveva caratterizzato le sue opere migliori.
Vacanze col gangster 1952
Il segno di Venere 1955
Pane, amore e…. 1955
Poveri ma belli 1956
Belle ma povere 1957
Venezia, la luna e tu 1958
Poveri milionari 1958
Il vedovo 1959
Un amore a Roma 1960
Il mattatore
Una vita difficile 1961
Il sorpasso 1962 (il film non è schedato in Cinema 2000; è soltanto presente nella Cineteca dell'Istituto Pacioli)
La marcia su Roma 1962
I mostri 1963
Il giovedì 1964
Il gaucho 1964
L’ombrellone 1965
Operazione S.Gennaro 1966
Il tigre 1967
Il profeta 1968
Straziami ma di baci saziami 1968
Il giovane normale 1969
Vedo nudo 1969
La moglie del prete 1971
Noi donne siamo fatte così 1971
In nome del popolo italiano 1971
Sesso matto 1973
Profumo di donna 1974
Telefoni bianchi 1976
Anima persa 1977
I nuovi mostri 1977
La stanza del vescovo 1977
Primo amore 1978
Caro papà 1979
Fantasma d’amore 1980
Sesso e volentieri 1982
Dagobert 1984
Scemo di guerra 1985
Il commissario Lo Gatto 1986
Teresa 1987
Tolgo il disturbo 1990
Giovani e belli 1995