Rossellini Roberto

Italia (1906-1977)

Figlio di un architetto, ha potuto dedicarsi fin da adolescente alle proprie passioni, fra cui il Cinema. Nel 1935 realizza alcuni cortometraggi per l’Istituto Luce e il suo esordio come regista di film a soggetto avviene durante i primi anni Quaranta sotto l’egida del fascismo (La nave bianca, 1941, Un pilota ritorna, 1942, L’uomo della croce, 1943). Ancor prima della fine della guerra Rossellini, collaborando con gli ambienti antifascisti romani, dirige Roma città aperta (1945), celebrazione dell’eroica lotta partigiana nella capitale occupata dai tedeschi e punto di partenza della stagione neorealista, l’adesione alla quale da parte del cineasta sarà sempre fonte di discussioni e polemiche, come del resto la sua identità ideologica, piuttosto sfuggente e difficile da inquadrare in schemi tradizionali. Con i successivi Paisà (1946) e Germania anno zero (1947), Roma città aperta va a comporre la cosiddetta trilogia della guerra, nella quale l’autore esprime un senso di tormentata ed attonita angoscia di fronte alle immani devastazioni materiali e morali del conflitto. Nelle opere successive Rossellini sembra allontanarsi da un immediato interesse per l’attualità storica per accostarsi a tematiche di natura esistenziale e religiosa, sviluppate in chiave intimistica ai limiti del misticismo (Stromboli, 1949, Francesco giullare di Dio, 1950, e Europa ’51, 1952, Viaggio in Italia, 1953). La fase più proficua del Rossellini regista cinematografico si può dire, a questo punto, conclusa e le opere successive evidenzieranno una sostanziale involuzione e confusione d’ispirazione. Inizia, invece, il periodo televisivo della suo itinerario artistico, caratterizzato dal didatticismo come esigenza assoluta, per usare le sue stesse parole. Affronta, così, quasi tutte le ere storiche in una nutrita serie di sceneggiati televisivi, tra cui spicca La presa del potere di Luigi XIV (1966). Il meglio del suo Cinema va isolato da una filmografia sterminata, espressione di un’ansia sperimentale e creativa spesso incontrollata, e individuato là dove il regista è riuscito a coniugare l’esigenza di uno stile sobrio e documentaristico con una profonda e autentica tensione spirituale e religiosa.

 

La nave bianca 1941

Un pilota ritorna 1942

Desiderio 1943

L’uomo della croce 1943

Roma città aperta 1945

Paisà 1946

Germania anno zero 1947

Stromboli, terra di Dio 1949

Francesco, giullare di Dio 1950 (presente soltanto nella Cineteca dell'Istituto Pacioli)

Europa ’51 1952

Giovanna d’Arco al rogo 1953

Viaggio in Italia 1953

Il generale della Rovere 1959

Viva l’Italia 1960

Vanina Vanini 1961

Era notte a Roma 1961

L’età del ferro 1964 (TV)

La presa del potere di Luigi XIV 1966 (TV)

Atti degli apostoli 1968 (TV)

Socrate 1970 (TV)

Blaise Pascal 1971 (TV)

Agostino d’Ippona (TV)

Cartesius 1973 (TV)

Anno uno 1974

Il messia 1976