Apocalypse Now
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO |
Da Cuore di tenebra di Joseph Conrad |
SCENEGGIATURA |
John Milius, Francis Ford Coppola |
FOTOGRAFIA |
Vittorio Storaro (colori) |
MUSICA |
Carmine Coppola, Francis Ford Coppola |
MONTAGGIO |
Richard Marks |
INTERPRETI |
Marlon Brando, Martin Sheen, Robert Duvall |
PRODUZIONE |
Omni Zoetrope |
DURATA |
146' |
ORIGINE |
USA, 1979 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Mettete dei fiori nei vostri cannoni Antimilitarismo, pacifismo/Uomo e Società
Guerra del Vietnam Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Guerra del Vietnam. Il capitano Willard riceve l'ordine di eliminare il colonnello Kurtz che, uscito dai ranghi, nella giungla vietnamita ha creato un esercito personale d'indigeni che lo venerano come un dio. Risalendo su di un'imbarcazione il corso del Mekong e attraversando un territorio sconvolto dal conflitto, Willard approda alla fine nel regno di Kurtz, che lo induce ad eseguire la condanna stabilita contro di lui dalle autorità militari.
TRACCIA TEMATICA
Apocalypse Now è un viaggio nell'inferno della follia bellica (è plausibile tracciare un parallelo con la Commedia dantesca), ma anche nei meandri più oscuri della psiche umana (le anse del fiume Mekong) per sprofondare fino al punto in cui anche l'ultimo barlume di ragione è inghiottito da una primordiale ansia di dominio e (auto)distruzione (il colonnello Kurtz).
Coppola non va alle radici storico-politiche della guerra del Vietnam (un altro evento bellico sarebbe servito ugualmente allo scopo), ma compie un'esplorazione di quell'oscuro territorio di pulsioni patologiche e malsane che ogni guerra libera e alimenta e che poi diventa difficile, se non impossibile, incanalare e controllare.
Nel suo macabro regno il demoniaco Kurtz ha portato alle estreme conseguenze quella naturale inclinazione dell'uomo alla violenza e alla sopraffazione, che ogni guerra presuppone.
Più che una denuncia antimilitarista, il film è un'attonita e pessimistica constatazione dell'oscura e perversa fascinazione che il Male esercita sulla mente umana e sul prevalere sulla ragione dell'istinto di morte (i bagliori apocalittici del bombardamento finale).
VALUTAZIONE CRITICA
Lungamente maturato da Coppola, Apocalypse Now ha avuto una gestazione difficile e travagliata (un anno e due mesi di riprese nelle Filippine, un tifone che distrugge completamente il set, l'infarto del protagonista, le disagevoli condizioni di vita nella giungla, i litigi della troupe, il rifiuto del ministero della difesa americano di collaborare con la produzione).
Il regista ha costruito un film che riallacciandosi alla grandiosità spettacolare del Cinema classico americano (di cui Apocalypse Now, oltre al bellico, attraversa parecchi generi: dal road-movie, all'horror, dal musical al thriller) ne mette in crisi i fondamenti ideologici (l'ottimismo e la positività del messaggio sulla base di una chiara contrapposizione etica tra Bene e Male).
Al tradizionale realismo del Cinema bellico, Coppola contrappone un'opzione stilistica visionaria e surreale, improntata ad un gusto dell'eccesso portato ai limiti del delirante, che ben si addice ad una vicenda rivissuta attraverso la dimensione allucinata dell' incubo (le numerose dissolvenze incrociate, le triplici e quadruplici sovrimpressioni, il forte contrasto chiaroscurale, l'uso dei colori in chiave espressionista).
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia La guerra del Vietnam.
Lingua e letteratura inglese Confronto fra il film e il romanzo di J. Conrad.
Geografia Il Vietnam e la Cambogia.