Bertolucci Bernardo

Italia (1941)

Figlio del poeta Attilio e fratello maggiore del regista Giuseppe, è aiuto-regista di Pasolini in Accattone ed esordisce nel 1962 con La commare secca, film di chiara ispirazione pasoliniana. Nel 1964 gira Prima della rivoluzione, opera prima a suo modo sperimentale, influenzata dalla Nouvelle Vague francese e di evidente ispirazione autobiografica. In essa sembrano convergere alcuni dei temi che poi diventeranno delle costanti della sua filmografia: la difficoltà a superare la condizione di borghese, l’approccio psicanalitico, il citazionismo letterario e cinematografico, l’attaccamento alle proprie radici emiliane. Con La strategia del ragno (1970), un apologo surreale ambientato in un angolo remoto della bassa padana ricco di risonanze magiche, affronta il mito della Resistenza filtrato attraverso un conflittuale rapporto padre-figlio. Il successivo Ultimo tango a Parigi (1972), torbida storia di amore e morte sullo sfondo di una Parigi ambigua e decadente, ribadisce l’interesse del regista all’esplorazione della crisi della borghesia attraverso il filtro della psicanalisi. Film considerato immorale e scandaloso, viene perseguitato dalla censura sino alla condanna al rogo (unico caso della storia) con una sentenza della Corte di Cassazione italiana. Nel 1976 realizza con capitali americani Novecento-Atto I e Atto II, una monumentale epopea rurale ambientata nella campagna emiliana, nella quale il regista rievoca la storia della prima metà del XXsecolo collocandosi dalla parte dei contadini e della loro lotta contro i padroni e i fascisti. Più che l’esattezza della ricostruzione storica (piuttosto approssimativa), a Bertolucci interessa cogliere una verità politica e poetica insieme, dove l’amore per la propria terra d’origine si confonde con l’adesione all’ideologia comunista. I successivi L’ultimo imperatore (1987), Il tè nel deserto (1990) e Piccolo Buddha (1993) portano il regista lontano dalla prediletta Emilia, a conquistare fama e successo internazionale con superproduzioni di grande livello spettacolare, nelle quali continua, però, a riproporre, pur attraverso situazioni narrative assai differenti tra loro, i motivi tipici del suo Cinema e i caratteristici stilemi antirealistici ed espressionistici. Le due ultime pellicole, Io ballo da sola (1995) e L’assedio (1999), segnano il suo ritorno in Italia e sembrano testimoniare di una volontà di riaccostarsi ad un Cinema povero, più dimesso dal punto di vista dell’impegno economico e più sobrio e vigilato sul piano del linguaggio. Regista tra i maggiori che il Cinema italiano ha espresso nella sua storia, Bertolucci ha sempre cercato di coniugare nella sua opera le ragioni della sua autobiografia con le suggestioni provenienti dalla storia, dalla politica, dalla cultura, dalla letteratura e soprattutto dal Cinema stesso in una singolare e personalissima mescolanza, che forse non sempre è riuscito a dominare, ma che costituisce il motivo del fascino perdurante della sua opera.

 

La commare secca 1962

Prima della rivoluzione 1964

Partner 1968

La strategia del ragno 1970

Il conformista 1971

Ultimo tango a Parigi 1972

Novecento-Atto I e Atto II 1976

La luna 1979

La tragedia di un uomo ridicolo 1981

L’ultimo imperatore 1987

Il tè nel deserto1990

Piccolo Budda 1993 (presente soltanto nella cineteca dell'Istituto Pacioli)

Io ballo da sola 1995

L’assedio 1999

The Dreamers - I sognatori 2003